giovedì 30 aprile 2015

"DRONI PER LA SCIENZA": I DRONI PROTAGONISTI DELLA RICERCA


droni, ormai, stanno diventando veri e propri protagonisti della ricerca. E non solo come semplici strumenti, ma anche come oggetti di studio ed innovazione. Gravità Zero è Media Partner. 

Ecco, in poche parole, la conferenza "Droni per la scienza", che si è tenuta a Roma (Centro Congressi Frentani), e che ha concluso il ciclo di Roma Drone.

Si tratta del più importante evento del settore, di cui Gravità Zero è diventata media partner. Gli organizzatori sono l'associazione Ifimedia e Mediarkè.

Le sette conferenze di Roma Drone hanno visto partecipare più di 3000 persone e oltre 150 relatori. All'evento di ieri erano presenti le maggiori istituzioni scientifiche italiane, molte università e le aziende del settore, come potete vedere dal programma.

Tra il pubblico c'erano anche tutte le riviste del settore: Rivista AeronauticaAirpressAvio-Italia.comDrone MagazineDronEzineDroni MagJP4Quadricottero News e Volo Sportivo. Oltre a imprenditori, ricercatori e semplici appassionati.

In molti campi di ricerca, i droni si sono rivelati preziosissimi alleati. Ad esempio, nel Progetto Velutina del Laboratorio Segnali e Immagini dell'ISTI (CNR). Si tratta della messa a punto di un radar per droni: esaminando la zona di caccia della Vespa velutina, può risalire alla posizione del suo nido. Questo progetto è nato dagli apicoltori. Infatti, la vespa minaccia la vita delle nostre api, ed è quindi estremamente dannosa per tutto il sistema agricolo.

L'ENEA, invece, utilizza i droni per monitorare il degrado dei suoli, dovuto ai cambiamenti climatici e allo stress idrico, nell'Italia meridionale. Sta anche realizzando innovative piattaforme per droni, che possono produrre biocombustibili. A quanto pare, infatti, i droni rappresentano la piattaforma ideale per le sperimentazioni, vista la dimensione ridotta.

Altri progetti interessanti li ha presentati l'INGV. Come quello che vede protagonista il Lumpur Sidoarjo (LuSi), il più grande vulcano di fango del mondo, che si trova in Indonesia. Il progetto LUSI LAB usa i droni per sorvolare l'area, che presenta molte turbolenze dovute alle alte temperature, e per raccogliere campioni di gas e di fango.

L'INGV sta anche pensando di usare dei droni a bassa quota, per rilevare i possibili segnali precursori dei terremoti. E i satelliti geostazionari, in futuro, potrebbero essere sostituiti con droni dirigibili, molto meno costosi ed ugualmente efficienti.

Conferenza "Droni per la scienza", Centro Congressi Frentani, Roma

Ma la rierca sui droni è anche alla base dell'attività delle aziende che li producono. SMATSistema di Monitoraggio Avanzato del Territorio, rappresenta un record europeo per l'Italia. Al progetto partecipano molte aziende, tra cui Alenia Aermacchi e Nimbus. Prevede l'integrazione delle varie infrastrutture già presenti sul territorio e, per la prima volta, ha visto volare una flotta di droni in modo congiunto.

L'ISSIA (CNR) di Bari e Genova, ha commissionato alla Italdron un drone, nell'ambito del progetto POLE. Dovrà volare sul circolo polare artico, per monitorare un robot marino che verrà inviato a prelevare campioni biologici all'interno del ghiaccio.

E chi più ne ha, più ne metta. La Regione Liguria ha promosso il progetto PLASTIC, a cui partecipa IDS: i droni permetteranno di controllare i livelli dei campi elettromagnetici sulle navi, ricostruendone anche dei modelli geometrici. Mentre la Regione Toscana ha dato il via al progetto AGAMONTea Group sta sviluppando una piattaforma per droni, che consentirà di misurare la concentrazione delle emissioni di metano, grazie ad una tecnica che sfrutta il laser. 

Se vi è venuta voglia di saperne di più sul mondo dei droni, non preoccupatevi: il presidente di Roma Drone, Luciano Castro, ha annunciato un nuovo ciclo di eventi, a partire dal prossimo autunno.

martedì 28 aprile 2015

DSA: COSA SONO I DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO?

I disturbi dell’apprendimento (DSA) affliggono bambini e ragazzi che in genere non hanno disabilità o difficoltà particolari, ma possono rendere loro difficile la vita a scuola, se non vengono aiutati nella maniera corretta.

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Foto Credit: Alessandro 

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DSA: cosa sono i Disturbi Specifici dell'Apprendimento? 

Sono disturbi, su base neurobiologica, che coinvolgono uno specifico gruppo di abilità (lettura, scrittura, calcolo), ma che lasciano inalterato il funzionamento cognitivo globale.

Il DSA è definito un disturbo cronico, poiché la sua espressione si manifesta con caratteristiche differenti in base all'età e alle richieste ambientali. Il quadro clinico è spesso molto complesso poiché può portare con sé conseguenze sul piano sociale, relazionale, emotivo e motivazionale.  verosimile infatti stimare una pregressa incidenza di queste difficoltà, misconosciute, come concausa nel disagio sociale in adolescenza, nell'abbandono scolastico precoce e in certe forme di delinquenza giovanile.

La diagnosi. La legge 8 ottobre 2010 n.170 "Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico" riprende i contenuti della Consensus Conference che, tra il 2006 ed il 2007, ha delineato l'importanza di un approccio interdisciplinare alla diagnosi di DSA.

A seguito della crescente richiesta la Regione Piemonte (in applicazione della C.M. MIUR n. 8-561 del 6/3/2013) riconosce oggi a pieno titolo anche le diagnosi DSA emesse da strutture private, fornendo quindi alle famiglie l’opportunità di intraprendere il percorso diagnostico privatamente. Resta il problema dei costi elevati praticati da molti centri privati.

L’Associazione E.C.O. In accordo con la sua vocazione, ha avviato un progetto di supporto alle famiglie con bambini che presentano un sospetto D.S.A., che prevede la possibilità di formulare, in tempi brevi e a costi contenuti, una diagnosi rigorosamente compilata da professionisti nel rispetto della Consesus Conference. In questo modo, sia la scuola che la famiglia possono attivarsi tempestivamente per una diagnosi precoce e percorsi didattici riabilitativi, come previsto dalla legge quadro sui DSA (comma f, art 2, L. 170/10). La precocità della presa in carico e dell'intervento è fondamentale affinché i ragazzi possano mettere in campo le loro potenzialità e possano sentirsi capiti, sostenuti e aiutati. Un intervento precoce può inoltre evitare l'insorgere di complicanze emotive spesso correlate al disturbo (bassa autostima, ansia, depressione, condotte oppositive-provocatorie, ecc.).

UN'ASSOCIAZIONE IN PIEMONTE PER LA DIAGNOSI DSA

Per la formulazione della diagnosi, l’Associazione ECO si avvale di una psicologa con specifica formazione in ambito neuropsicologico (dott.ssa Debora Tonello), che si occupa della valutazione cognitiva ed emotiva, e di una logopedista (dott.ssa Barbara De Tommaso) che si occupa della valutazione degli apprendimenti, in grado di fornire le loro prestazioni professionali sulla scorta di una formazione specifica e di una consolidata esperienza in materia.
Associazione ECO
per informazioni: ecoassociazione@gmail.com
Tel. 328-8260495

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