mercoledì 24 dicembre 2008

PARTE LA NUOVA CAMPAGNA NAZIONALE DI EDUCAZIONE ALLO SVILUPPO


“A scuola con …rinnovata energia!” È il nome della Campagna Nazionale di Educazione allo Sviluppo patrocinata dal Ministero dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, per l’anno scolastico 2008/09.

Questa Campagna si rivela particolarmente interessante in quanto pone l'attenzione sulla diffusione di tecnologie facilmente trasferibili alla vita quotidiana ed in grado di ridurre notevolmente l’impatto che l’uomo ha sull’ambiente.

“A scuola con …rinnovata energia!” si propone come obiettivo la realizzazione di laboratori didattici, con attività svolte sul campo, nelle varie regioni italiane.
Agli studenti sarà così possibile visitare, tra l’altro, anche le “fabbriche” di energie rinnovabili.

L’idea è stata del Portale dei Parchi, il polo didattico italiano specializzato in visite e viaggi d’istruzione in molteplici ambiti disciplinari. Per creare un’innovativa rete di offerte multidisciplinari sono state selezionate le principali Istituzioni pubbliche ed i più qualificati Operatori privati diffusi sul territorio italiano.

Di seguito breve elenco dei laboratori e visite guidate suddivisi per tematiche affrontate.

SOLARE

Campania : “Dalla fotosintesi al …fotovoltaico”.
Laboratorio sull’energia ricavata dalla fotosintesi (processo biologico) e dalla tecnologia fotovoltaica, con visita guidata al Parco Fotovoltaico della Canzanella di Napoli.

Lombardia: “Il fotovoltaco ad impatto zero”.
Visita guidata alla Centrale di Tirano (SO) e presentazione della Fiper e TCVVV ad essa associata, mettendo in evidenza le caratteristiche dell’Impianto fotovoltaico, le sinergie sviluppate con la Centrale di cogenerazione e teleriscaldamento a biomasse, vantaggio energetico, economico ed ambientale che ne consegue.

Lazio:”Laboratorio di autocostruzione di un pannello solare”.
Laboratorio sui principi del solare termico; assemblamento manuale di un pannello solare termico.

Puglia: “Demotica e ricerca avanzata con il solare temico”.
Visita guidata allo Stabilimento produttivo ed al Centro ricerche nel Comune di Cavallino (LE). Caratteristiche costruttive dello Stabilimento, ispirate ai principi della bioclimatizzazione; caratteristiche del Centro ricerche; linee di produzione; principali tipologie di impianti prodotti nel settore del solare termico.

EOLICO

Abruzzo: “Gli itinerari di Eolo”.
Visita guidata a al Parco Eolico e al Museo dei Serpari di Cocullo (AQ).

Campania: “Il sapore del vento”.
Visita al Parco Eolico e alle Botteghe del torrone di San Marco dei Cavoti (BN).


ENERGIA ELETTRICA DA BIOMASSE

Calabria: “Le biomasse per il rilancio del sud”.
Visita guidata nella Centrale di Strongoli (KR), tra tecnologie all’avaguardia e nuova imprenditoria per valorizzare il potenziale delle aree agricole e boschive meridionali.

COGENARAZIONE E TELERISCALDAMENTO DA BIOMASSE LEGNOSE LOCALI
In collaborazione con FIPER (Federazione Italiana Produttori di Energia da Fonti Rinnovabili).

Lombardia : “Tecnica ed etica nell’impiego di biomasse”.
Visita guidata alla Centrale di Teleriscaldamento della IS.PA.RO. onlus presso Iseo (BS), caratteristiche della Centrale a biomasse, vantaggio etico, economico e ambientale conseguito.

Lombardia: “Il modello energetico del futuro”.
Visita guidata alla Centrale elettrica e di teleriscaldamento della TCVVV di Tirano (SO), caratteristiche della Centrale , vantaggio economico, sociale e ambientale conseguito.

Trentino: “Partecipazione ed azionariato sociale per l’energia verde”.
Visita guidata alla Centrale elettrica e di teleriscaldamento a biomasse di Dobbiaco (BZ), caratteristiche dell’impianto , vantaggio economico, sociale e ambientale conseguito.

Valle d’Aosta: “Il teleriscaldamento….ai piedi del Monte Bianco”.
Visita guidata alla Centrale di teleriscaldamento a biomasse della SEA srl di Morgex (AO), caratteristiche dell’impianto , vantaggio economico, sociale e ambientale conseguito.

Veneto:”Il ciclo delle biomasse: dal campo all’energia verde” .
Visita guidata all’Impianto di teleriscaldamento della Biomasse Europa srl, di Candiana (PD), tecnologie relative a coltivazione, raccolta e combustione di biomasse, caratteristiche dell’impianto di teleriscaldamento.

RINNOVABILI IN AGRICOLTURA

Campania: “Tecnologie per ridurre l’impatto dell’agricoltura”.
Laboratorio didattico in un’Azienda agricola biologica di Battipaglia (SA), su riciclaggio, energie rinnovabili, e biotecnologie per ridurre l’impatto dell’agricoltura sull’ambiente.

RISPARMIO ENERGETICO

Abruzzo: “La valigia del risparmio energetico”.
Laboratorio didattico da svolgere negli Istituti scolastici abruzzesi, per l’individuazione e la mitigazione degli sprechi di energia.


Per info:
http://www.ilportaledeiparchi.it

articolo tratto da www.gravita-zero.org
testata di Divulgazione scientifica

sabato 13 dicembre 2008

LE CARATTERISTICHE DI ECCELLENZA DELLA 31/a EDIZIONE DELLE "GIORNATE PEDIATRICHE INVERNALI"

Madonna di Campiglio 2 - 6 febbraio 2009

Solo ciò che è tradizione è importante,
solo ciò che è importante diventa tradizione


Ogni pediatra italiano presente alla 31a edizione delle “Giornate pediatriche invernali” che si svolgerà a Madonna di Campiglio (TN) dal 2 al 6 febbraio 2009, troverà qualche argomento di personale interesse e di aggiornamento specifico per migliorare e ampliare il proprio patrimonio culturale.

Inoltre il convegno ha due caratteristiche di eccellenza: le tematiche affrontate rispondono ai bisogni assistenziali della pediatria attuale. Infatti un primo gruppo di argomenti tratta alcuni aspetti neonatologici,,soprattutto le problematiche dell’incremento delle nascite a rischio e del neonato a rischio, tema sempre più emergente, in particolare fra gli immigrati, per cui è previsto un maggior impegno e coinvolgimento di tutti i pediatri.

Nella foto, l'organizzatore, il pediatra Dr Gianpaolo Bisson

Un altro tema di discussione è quello dell’emergenza-urgenza che, in una situazione come quella italiana in cui il 70% degli ospedali non dispone di un pronto soccorso pediatrico, richiede a tutti un aggiornamento specifico e qualificato.

Il terzo gruppo di argomenti riguarda l’endocrinologia pediatrica con particolare attenzione al tema della pubertà che coinvolge notevolmente il pediatra chiamato sempre più spesso a prendersi cura dell’adolescente con tutti i suoi problemi.

Vengono anche affrontate le problematiche, di sempre più frequente riscontro, del bambino migrante nei suoi aspetti clinici e nutrizionali, in modo da poter integrare la specificità culturale del cibo con le esigenze nutrizionali determinate dai differenti stili di vita.

Il quinto gruppo di argomenti riguarda la discussione di varie problematiche cliniche.

Infine poiché oggi nelle scuole di specializzazione si tende a recuperare gli aspetti clinici della malattia e la ricerca, i giovani colleghi avranno anche la possibilità di presentare, in concorso, i loro studi e le loro ricerche e i migliori tre lavori saranno premiati.

Altro importante aspetto di eccellenza delle “Giornate pediatriche invernali” consiste nella caratteristica residenziale del convegno. Questo dà la possibilità di incontrare colleghi con maggiori e/o diverse esperienze e, superando ostacoli e barriere comunicative spesso insormontabili, esporre e scambiare le proprie conoscenze, porre domande, ottenere informazioni e insegnamenti anche dai grandi Maestri della pediatria italiana presenti alla manifestazione.

Queste due eccellenze, con gli atti del congresso che ognuno di noi potrà rileggere nel proprio studio rivivendo le magnifiche esperienze, rientrano nella lunga tradizione del convegno che ricorda un vecchio aforisma: "solo ciò che è importante diventa tradizione e solo ciò che è tradizione è importante".

Scarica qui il PDF del programma

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venerdì 12 dicembre 2008

TRAPIANTO DI FEGATO PEDIATRICO AL CONGRESSO DI AVERSA


Il trapianto di fegato, cioè la sostituzione di un fegato ammalato con uno sano prelevato da un donatore, è stato realizzato per la prima volta nel 1963 a Denver nel Colorado ma il primo successo si è avuto solo nel 1967 e per un tempo alquanto breve. Negli anni '70, solo il 25% dei pazienti sopravvivevano almeno un anno e solo negli anni '80 con la messa a punto della ciclosporina i risultati sono migliorati negli adulti e nei bambini.

La ciclosporina infatti, uno dei più potenti farmaci immunosoppressivi utilizzati per prevenire il rigetto dei trapianti è il maggior responsabile del successo di tutti i tipi di trapianti d’organo, agisce inibendo i linfociti T helper, responsabili del rigetto, senza però alterare la funzione del midollo osseo da dove originano molte delle cellule vitali del sangue.

Così dall'inizio degli anni 90 il trapianto di fegato è divenuto, in età evolutiva, un trattamento standard ha sostenuto la Prof.ssa Giorgina Mieli-Vergani, dell’Institute of Liver Studies - King's College Hospital, Denmark Hill, London, nella sua relazione al Congresso Nazionale di Pediatria Ospedaliera ad Aversa organizzato dal Presidente della Società Italiana Pediatria Ospedaliera Prof Salvatore Vendemmia.

Le indicazioni per il trapianto di fegato pediatrico comprendono epatopatie croniche scompensate di varia eziologia quali l’ atresia delle vie biliari dopo una enterostomia di Kasai che non ha avuto successo, deficienza di alfa 1 anti-tripsina, colangite sclerosante, colestasi progressive familiari, malattia di Wilson, epatite autoimmune, fibrosi cistica, ecc); gravi malattie metaboliche incompatibili con una vita normale e dovute a difetti enzimatici confinati solo o soprattutto al fegato (per esempio sindrome di Crigler Najjar tipo 1, ipercolesterotemia familiare, acidemia propionica, difetti del ciclo dell'urea, ecc); tumori che rispondono alla chemioterapia ma rimangono inoperabili; insufficienza epatica acuta; complicazioni di malattie epatiche croniche associate a povera qualità di vita (per esempio prurito e xantomatosi nella sindrome di Alagille).

La Prof.ssa G. Mieli-Vergani sottolinea che in pediatria, la decisione di procedure a trapianto non è presa solo sulla base di una diminuita possibilità di sopravvivenza, ma anche sulla necessità per il bambino di crescere, di studiare e di vivere normalmente, completamente integrato nella società. Il bambino e la famiglia hanno bisogno di accurati accertamenti medici e psicologici prima che il bimbo sia messo in lista per trapianto e devono essere pronti ad accettare la dipendenza dalla struttura sanitaria per molti anni a venire.

Nonostante il trapianto di fegato continui ad essere una operazione molto complessa che può durare anche molte ore, richiedere quantità notevoli di sangue trasfusionale e presentare frequenti complicazioni, il tasso di sopravvivenza nei bambini si attesta all’80-90%.

Il numero di organi disponibili è molto basso rispetto alle necessità, e anche per questo si sono sviluppate le tecniche dello ‘split-liver’, cioè la divisione in due sezioni del fegato che può, successivamente, essere impiantato su due differenti pazienti, la porzione sinistra, più piccola, su un bambino e quella destra su un adolescente o adulto, e il trapianto di fegato tra viventi. Il fegato infatti si rigenera, ed è quindi possibile l'espianto parziale da un donatore vivente. Questa tecnica è anche stata favorita dal fatto che in alcune nazioni (ad esempio Corea del Sud o Giappone) non sia concepibile, per motivi religiosi e culturali, prelevare organi da un cadavere.

Inoltre il notevole successo ottenuto dalla tecnica dello ‘split-liver’ ha migliorato in modo drammatico la disponibilità e la prognosi del trapianto epatico pediatrico aumentando il pool di organi per bambini di tutte le età: grazie allo split-liver è possibile salvare due vite con un solo donatore. Particolarmente interessante è la procedura del trapianto ausiliario, che permette di correggere malattie metaboliche con gravi effetti sistemici, ma associate ad una normale funzionalità epatica, come la sindrome di Crigler Najjar tipo 1 or l'ipercolesterolemia familiare, senza i rischi associati ad un trapianto di organo intero, e di offrire a pazienti con insufficienza epatica acuta un periodo ponte per una guarigione del loro fegato, evitando così la necessità dell'uso di farmaci anti rigetto a lungo termine.

Una nuova tecnica peraltro ancora sperimentale, è il trapianto di epatociti, attualmente per la cura parziale di difetti metabolici come la sindrome di Crigler Najjar tipo 1, la deficienza di fattore VlI, i difetti del ciclo dell’urea e la glicogenosi di tipo 1. In via di sperimentazione e' anche il trapianto di epatociti per bambini con colestasi familiare progressiva o insufficienza epatica acuta.

La Prof.ssa G. Mieli-Vergani ha concluso affermando che sebbene il trapianto di fegato abbia diminuito drasticamente la mortalità delle malattie epatiche in età pediatrica, è importante ricordare che avere il fegato di un' altra persona è di per se una"malattia cronica” per le cure che devono essere continuamente attuate e che una delle cause più comuni di complicanze, particolarmente negli adolescenti e giovani adulti, che porta alla perdita dell'organo trapiantato è la mancata aderenza alla terapia anti-rigetto (ciclosporina, corticosteroidi, tacrolimus) che può portare ad un ulteriore trapianto.
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giovedì 11 dicembre 2008

TELETHON XIX EDIZIONE, RIPARTE LA GRANDE SFIDA COLLETTIVA ALLE MALATTIE GENETICHE

Parte domani la maratona Telethon. Oggi la conferenza stampa che è possibile seguire qui.
Obiettivo: superare la raccolta di fondi che l’anno scorso ha totalizzato oltre 30 milioni di euro.
Vediamo in questa clip come vengono impiegate le nostre donazioni.

Qui le informazioni su come donare alla ricerca.

mercoledì 10 dicembre 2008

LA SALUTE DEGLI ITALIANI OGGI: E DOMANI?


La salute degli italiani è decisamente buona come mostrano le aspettative di una lunga vita e le prospettive sarebbero ancora migliori se venissero promossi comportamenti e stili di vita adeguati soprattutto per quanto riguarda l'attività sportiva, considerata una vera e propria medicina, l'alimentazione, il fumo e l'abuso di alcol.

Al Convegno nazionale su “Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia (PASSI): dalla lettura dei dati alla programmazione sanitaria" organizzato dal CCM (Centro nazionale per la prevenzione e il Controllo delle Malattie) del Ministero e dal CNESPS (Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute) dell'Istituto Superiore di Sanità, è stata presentata la sintesi del Rapporto nazionale “PASSI 2007 con gli interventi preventivi messi in campo dalle Aziende Sanitarie Locali e dalle Regioni.

L'evento ha rappresentato un'occasione di riflessione sulle informazioni raccolte per la programmazione in sanità pubblica attraverso il contributo delle esperienze regionali e aziendali e il confronto con i partner istituzionali e i portatori di interesse.

Dalle interviste telefoniche di 20.000 persone effettuate da operatori sanitari tramite un questionario standardizzato su un campione di popolazione adulta tra i 18 e i 69 anni nel corso del 2007 è emerso il dato confortante che il 65% ritenere buono o molto buono il proprio stato di salute.

Continua inoltre a diffondersi e si consolida nei cittadini la cultura della salute, insieme alla consapevolezza del legame tra benessere e stili di vita e comportamenti preventivi. Come brutto rovescio di una così bella medaglia è però risultato che il 32% delle persone è in sovrappeso, 31% si è dichiarato fumatore, il 28% è completamente sedentario, il 16% ha abitudini di consumo di alcol considerate a rischio e l'11% è obeso.

Da quanto ora riportato appare evidente che adeguati interventi su comportamenti e stili di vita possono dare risultati brillanti soprattutto se messi in atto in un periodo particolarmente sensibile della vita dell’uomo e soprattutto delicata rispetto agli esiti di salute psico-fisica e di vita future quale quello dell’età evolutiva.

Soprattutto in tale epoca la “dieta mediterranea” proposta negli anni 1950 dal Dottor Keys che dal freddo Minnesota si è trasferito con la moglie nella sua seconda casa nell’Italia meridionale nel piccolo e bellissimo borgo marino di Pioppi del Comune di Pollica nel Cilento, in Provincia di Salerno, dove è vissuto per circa quaranta anni, è di fondamentale importanza.

Dall'ultima recente indagine su "Abitudini e stili di vita degli adolescenti", che viene condotta da oltre 10 anni dalla Società italiana di pediatria su un campione di 1200 studenti delle scuole medie inferiori, di età compresa tra 12 e 14 anni è invece emerso, come elemento più allarmante un ulteriore aumento del consumo di fumo, alcol e droga. Tale fenomeno in costante crescita da molti anni, evidenzia incrementi significativi dato che nel 2008, il 30,2% ha ammesso di aver fumato almeno una volta una sigaretta, contro il 23,6% del 2007, il 10% ha ammesso di essersi ubriacato, rispetto al 9% e che il 6,4% ha fumato cannabis, contro il 4,2%.

Rilevante è inoltre risultato l'accesso e l'uso delle tecnologie di comunicazione. Fino al 2000 quasi tutti avevano sentito parlate di Internet, ma solo il 37% aveva un personal computer a casa e meno del 25% aveva navigato almeno una volta sul web. Nel 2008, il 42,4% (45% delle femmine contro il 41% dei maschi) utilizza quotidianamente Internet e solo il 12% non si collega mai in Internet. Inizialmente su internet si cercavano informazioni e approfondimenti per la scuola, oggi ci si collega in rete per scarico di musica/video (76,4%), messenger (75,9%), chat (69,9%), e, soprattutto, viene utilizzato YouTube (76,5%). I comportamenti a rischio dichiarati sono: il 39% richieste da sconosciuti, in chat o in messenger, del numero di telefono e il 13,3% lo ha dato. Inoltre, in percentuali variabili, sono stati richiesti incontri, foto e uso di web cam: una parte di questi giovani ha aderito a tali richieste.

Il Presidente della Società Italiana di Pediatria Dr Pasquale Di Pietro ha pertanto sostenuto la “necessità di un intervento tempestivo e congiunto di famiglia, scuola, pediatri e Istituzioni che deve comprendere: la realizzazione di campagne istituzionali, specificatamente rivolte agli adolescenti, di sensibilizzazione e informazione sui rischi derivanti dal fumo, dal consumo di alcol e dall'assunzione di sostanze (così come sono state realizzate in altre nazioni); una azione capillare, dello stesso tenore, da parte della scuola; un controllo maggiore esercitato dai genitori che spesso (specie per quanto riguarda il fumo) sono più tolleranti del dovuto; un ruolo più incisivo dei pediatri di sostegno e indirizzo alla famiglia per prevenire o intervenire sul fenomeno".

Uguale impegno deve essere posto nel ridurre l'overdose televisiva che condiziona, in peggio, tutti i comportamenti degli adolescenti: da quelli alimentari a quelli sociali. Il tempo in eccesso passato davanti alla TV (più di tre ore al giorno), con i messaggi e i modelli veicolati, favoriscono una ridotta attività fisica e sportiva, una minore socializzazione, minori stimoli culturali, meno dialogo e tempo trascorso con i genitori: stili di vita.

Più positivi sembra invece essere alcuni aspetti relativi alla alimentazione: frutta e latte sono gli spuntini scelti da almeno il 50% del campione, bibite gasate e merendine ricche di grassi saturi e di grassi trans, rimangono una percentuale minoritaria.


lunedì 8 dicembre 2008

OLIO DI PALMA E RIDUZIONE DELLA BIODIVERSITA'


Ciò che emerge da uno studio internazionale coordinato dall’Università della Danimarca e pubblicato sulla rivista Conservation Biology, è una consistente riduzione della biodiversità nei Paesi asiatici, ad opera delle piantagioni per la produzione dell’olio di palma, che mette in serio allarme diverse Associazioni ambientaliste.

E non solo.

Stiamo assistendo ad una progressiva sostituzione delle foreste pluviali con delle piantagioni da palma, che si riversa sull’ecosistema, danneggiandolo e distruggendo gli habitat di molte specie a rischio di estinzione.

Tra le specie che corrono in misura maggiore questo rischio si può citare ad esempio la Tigre di Sumatra, i cui esemplari sono ormai diventati difficilmente osservabili.

Non trascurabili ed in egual modo importanti, sono gli effetti causati dagli incendi “volontari” provocati per una più veloce deforestazione delle aree d’interesse, ed il problema delle emissioni di quantità considerevoli di gas serra che ne consegue.

Tali problematiche presenti nel Continente asiatico, colpiscono in particolar modo Indonesia e Malaysia, che contribuiscono all’85% della produzione mondiale di olio di palma.

L’associazione ambientalistica Greenpeace ha denunciato più volte questa situazione, chiedendo di porre fine alla distruzione delle ultime foreste indonesiane.

Siamo di fronte alla distruzione di uno dei più importanti polmoni verdi del Pianeta.


L’olio di palma trova tra i suoi principali utilizzi nell’industria cosmetica e dolciaria ( quest’ ultima in particolare per la produzione di farciture a base di cacao).

Contribuiamo a questo scempio anche solo acquistando prodotti che lo contengano al loro interno. Quello che possiamo fare è controllare bene l'etichetta di un prodotto prima di acquistarlo.

L'olio di palma viene inoltre impiegato come biocarburante, ed è considerato una forma di energia “pulita” anche se in realtà i troppi effetti “collaterali” derivanti dalla sua produzione (distruzione di foreste, produzione di gas serra) non ne permettono la completa classificazione come tale.

Recentemente si è assistito ad una prepotente diffusione delle piantagioni di palma da olio anche in Africa, in particolar modo in Uganda e Costa d’avorio, mettendo così a serio rischio anche importanti ecosistemi tipici di quelle regioni forestali.

Da non dimenticare che le foreste di cui stiamo parlando sono tra le principali “fabbriche di ossigeno" sulla Terra.


Per saperne di più:
http://www.greenpeace.org/raw/content/italy/ufficiostampa/rapporti/olio-di-palma.pdf


articolo tratto da www.gravita-zero.org
testata di Divulgazione scientifica

domenica 7 dicembre 2008

INDIVIDUATA LA STRUTTURA 3D DEL RECETTORE DELLO SPERMATOZOO DI MAMMIFERO

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Grazie alla tecnica della cristallografia un'equipe di scienziati dell’università medica svedese Karolinska Institutet ha determinato la prima struttura tridimensionale di ZP3, la proteina che permette il legame tra il rivestimento dell’uovo di mammifero e lo spermatozoo.




Lo studio, pubblicato sulla rivista Nature pochi giorni fa, ha visualizzato per la prima volta l’architettura molecolare della superficie dell’uovo, con importanti implicazioni per il futuro della medicina riproduttiva ed il possibile sviluppo di nuovi contraccettivi.
“La fecondazione nei mammiferi richiede una serie d’eventi molto complessa. Offrendo una prima immagine a risoluzione atomica dell’inizio della vita, i nostri risultati aprono la strada a studi futuri su questo affascinante argomento” ha affermato Luca Jovine, direttore dell’Unità di Cristallografia delle Proteine del Dipartimento di Bioscienze del Karolinska Institutet.


Per chi vuole approfondire:

venerdì 5 dicembre 2008

CERN: A LUGLIO NUOVO VIA ALL'ACCELERATORE LHC


Ci siamo! Da Ginevra finalmente il comunicato stampa che aspettavamo: l’LHC dovrebbe essere riparato entro giugno 2009.

E' quanto si legge in una nota odierna del Cern. Come ricorderete l'LHC, e la conseguente fine del mondo :-), erano stati fermati il 19 settembre scorso, a causa di un malfunzionamento.

La prima interruzione fu causata da un guasto elettrico durante il collegamento dell'acceleratore di due particelle di magneti, che causò vari danni meccanici e il rilascio di elio liquido nel tunnel.

Intanto, rinfreschiamoci un po' le idee con questo video che spiega in maniera molto chiara cosa sta dietro al più grande esperimento mai realizzato dall'uomo.


tratto da Gravità Zero

SPAZIO: BAMBINA ITALIANA DISEGNA MAGLIETTA PER UN ASTRONAUTA



Una bambina italiana, Alexandra Angellotti, 12 anni, di Montecorvino Rovello (Salerno) è la vincitrice del concorso organizzato nel settembre scorso dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) tra i bambini di tutta l'Europa.

Si tratta di una splendida iniziativa dell'ESA utile per avvicinare i più giovani alle scienze e allo spazio.

Il concorso invitava gli alunni di età compresa tra i 6 e i 12 anni a disegnare una t-shirt che Frank De Winne indosserà il prossimo anno durante la sua missione di lunga durata sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS).

Gli altri vincitori sono stati Bruno Tedim Guerra, 11 anni, dal Portogallo e Iman Bouwens, 8 anni, dal Belgio.


Durante la sua missione di sei mesi nello spazio, De Winne condurrà vari esperimenti scientifici sviluppati in diversi paesi del mondo e terrà lezioni dallo spazio per i bambini sulla Terra. Proprio in occasione di queste lezioni Frank De Winne indosserà le t-shirt con i disegni di Alexandra, Bruno e Iman. Questa dell'ESA è una bellissima idea per avvicinare i più giovani alle scienze e allo spazio

Piero Messina, (Dir. Human Spaceflight, Microgravity & Exploration) che ha organizzato il concorso ha spiegato che sono stati oltre 2000 i disegni inviati da bambini di tutta Europa. Sono arrivati addirittura disegni da paesi come la colombia.

"I bambini - spiega Messina - sono gli esploratori di domani e lo spazio rappresenta per loro la prossima naturale frontiera".

Saranno organizzati tre collegamenti radio con la ISS: uno per ogni classe. I vincitori, insieme ai loro compagni di classe, avranno l’opportunità di parlare con Frank De Winne nello spazio, il quale si congratulerà personalmente con loro.

Sul sito dell'ESA è possibile vedere una selezione dei disegni che hanno partecipato e i disegni dei tre vincitori.



tratto da Gravità Zero

giovedì 4 dicembre 2008

PREMIO L’ORÉAL ITALIA PER LE DONNE E LA SCIENZA


Per il settimo anno consecutivo, L’Oréal Italia, in collaborazione con la Commissione Nazionale italiana per l’Unesco, ha deciso di sostenere e aiutare le giovani donne che contribuiscono al progresso scientifico, istituendo il premio “L’Oréal Italia per le Donne e la Scienza”, un progetto nato per sostenere e incoraggiare le donne che col loro lavoro contribuiscono al progresso scientifico.

Il regolamento e la domanda di ammissione sono consultabili sul sito www.loreal.it. Le candidature saranno ammesse fino al 12 gennaio e le cinque borse di studio, del valore di 15.000 euro ciascuna, saranno assegnate a maggio del 2009.

Le borse di studio, del valore di 15.000 euro ciascuna, saranno assegnate a maggio 2009 alle cinque giovani ricercatrici ritenute più meritevoli. Per accedere al bando è richiesta la residenza italiana, un’età inferiore ai 35 anni e un titolo di studio nell’ambito delle scienze della vita e della materia.

“L’Oréal Italia Per le Donne e la Scienza” è un programma italiano che si inserisce nella più ampia iniziativa internazionale “L’Oréal Unesco For Women in Science”. Lanciata da L’Oréal e Unesco nel 1998, ha dato origine a molteplici progetti destinati a sostenere le donne di scienza e a incoraggiare i progressi della conoscenza. Fino ad oggi sono stati riconosciuti e premiati i risultati di oltre 350 scienziate provenienti da tutto il mondo. Dal 2002, anno di nascita del progetto italiano, trenta giovani donne italiane hanno beneficiato del programma e hanno visto riconosciuti i loro meriti professionali.


“Crediamo nel talento delle donne, che contribuiscono sempre più alle conquiste scientifiche che stanno cambiando il mondo – queste le parole Giorgina Gallo, Presidente e Amministratore Delegato L’Oréal Italia – I successi ottenuti dalle vincitrici delle precedenti edizioni e il numero di domande crescente ci spingono ad impegnarci ulteriormente, assicurando che le donne che operano nel campo delle scienze ottengano il riconoscimento che meritano”.

La Commissione Giudicatrice che valuterà le domande presentate, sarà presieduta come ogni anno dal Professor Umberto Veronesi e costituita da professori universitari ed esperti scientifici: Mauro Anselmino (Direttore dell’Istituto di Fisica Teorica all'Università degli Studi di Torino), Maria Benedetta Donati (Presidente della Società Italiana per lo Studio dell’Emostasi e della Trombosi), Cristina Emanuel (Direttore Scientifico L’Oréal Italia), Danilo Mainardi (Professore di Ecologia Comportamentale all’Università Ca’ Foscari di Venezia), Marcella Motta (Direttore del Centro di Studi e Ricerca in Endocrinologia Oncologica dell’Università Statale di Milano), Mario Primicerio (Vice Presidente della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO).

Requisiti per accedere al bando:

  • residenza italiana,
  • età inferiore ai 35 anni
  • titolo di studio nell’ambito delle scienze della vita e della materia.

Le ricercatrici devono presentare la propria candidatura entro il 12 gennaio 2009.

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Per ulteriori informazioni contattare L'ORÉAL Italia:

Alessandra Sabellico
Tel. 02 970 66 633
Fax 02 970 66 642
E-mail: asabellico@it.loreal.com

Il sito Forwomeninscience.com


Il sito L'Oréal Italia


tratto da Gravità Zero

mercoledì 3 dicembre 2008

BUON COMPLEANNO A HENRIETTA SWALLOW - FONDATRICE DELL'ECOLOGIA


Oggi, 3 dicembre, cade l’anniversario della nascita di Ellen Henrietta Swallow, considerata la fondatrice dell’ecologia.

Iniziò i suoi studi al MIT (Massachusetts Institute of Technology), diventando la prima donna ad ottenere qui una laurea nel 1873.

A seguito di una votazione che decretò il divieto per le donne di essere ammesse nei laboratori, le fu negata, poi, la possibilità di insegnare.

Aprì allora un Laboratorio di Scienze per le donne ristrutturando un garage dell’Istituto Universitario, e tenendo corsi serali.

Si dedicò allo studio dell’ecologia e delle problematiche ambientali, in particolare all’analisi delle acque.
Grazie alla sua intuizione ed alla sua bravura nello sviluppo di tecniche nuove creò le prime tabelle di purezza dell’acqua stabilendo gli standard di qualità ed allestendo il primo laboratorio al mondo in cui venivano effettuati test per i trattamenti di purificazione degli scarichi idrici.

La sua passione per lo studio dell’ecologia inevitabilmente provocò molte reazioni contrastanti riguardo le problematiche ambientali che ella sollevò, considerando che in quel periodo in America e nel resto del mondo le fabbriche disperdevano nell’aria ma anche nelle acque sostanze altamente inquinanti in modo incontrollato .

I suoi sforzi per far inserire nella gerarchia delle scienze questa nuova materia, l’ecologia umana, divisa in due branche, educazione ambientale ed educazione alimentare, furono resi vani quando si pensò bene di includere banalmente questa nuova disciplina nell’economia domestica, lasciando cadere l’aspetto relativo alla salute umana ed intendendola esclusivamente come un qualcosa di interesse esclusivamente femminile.

La sua forza e perseveranza, nonostante tutti i limiti che il periodo storico e la discriminazione nei confronti delle donne imponevano, la rendono senza dubbio una personalità tra le più forti ed intuitive, facendole guadagnare il titolo di pioniera dell’ecologia.

Ancora oggi accade che molti “dimentichino” di citarla tra gli storici fondatori dell’ecologia.

Scrisse libri, articoli e relazioni e tra gli altri suoi interessi l’ analisi dei minerali, l’analisi dei cibi e l’ingegneria ambientale.

C'è chi dice che "per poter avere gli stessi riconoscimenti e la stessa carriera, una scienziata o una ricercatrice deve essere 2,6 volte più brava di un suo collega maschio" [1]. Henrietta sicuramente fu una tra queste.

[1] Citazione tratta da "Figlie di Minerva. Primo rapporto sulle carriere femminili negli enti pubblici di ricerca italiani" (a cura di Rossella Palomba, Istituto di Ricerche sulla Popolazione, CNR - Franco Angeli ed., Milano, 2000).


Per approfondire:
http://en.wikipedia.org/wiki/Ellen_Swallow_Richards
http://www.encyclopedia.com/topic/Ellen_Henrietta_Swallow_Richards.aspx




tratto da Gravità Zero

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